Elemento chiave è Maria che dona Gesù al mondo. Gesù che è la via, la verità e la Vita. Gesù, benedicente (o nell’atto della “dizione”), tiene nella mano sinistra il rotolo del Vangelo, unica fonte di Verità e Sapienza, da “scrutare”, comprendere e comunicare.
La Madonna viene venerata come Madre, Maestra, e Regina degli Apostoli.
Madre. Ella, secondo l’antica iconografia bizantina, regge tra le braccia e offre al mondo il Maestro Divino. È Madre perché ci dona il suo Figlio Gesù, e il suo gesto è un invito a diventare annuncio della Verità nel mondo.
Maestra. Ella, attraverso i messaggi sorretti dai due angeli collocati al suo fianco, ci indica come nella Parola di Dio si possa conoscere e amare il Figlio suo. L’angelo alla destra porta un cartiglio con su scritto: «Scribe in libro et mitte ecclesiis» («Scrivi nel libro e mandalo alle chiese», Apocalisse 1,11). L’angelo alla sua sinistra porta invece la scritta: «Scrutamini scripturas» («Scrutate le Scritture», cfr. Giovanni 5,39). Nell’Antico Testamento le Scritture sono definite sorgente di vita perché ci trasmettono la Parola di Dio. Nel Nuovo Testamento è Gesù – come Parola di Dio – il centro delle Scritture e il fine cui esse tendono: di Lui parlano e di Lui rendono testimonianza. «Scrutate le Scritture», perché esse parlano di me, aveva detto Gesù ai due discepoli di Emmaus.
Regina: altri due angeli sorreggono la corona nel gesto di proclamare la sua regalità in cielo e in terra. La corona viene posta sulla testa, è di forma circolare, di metallo prezioso: tutti elementi che sottolineano il riconoscimento di una pienezza di realizzazione, il dono che viene dal cielo e la partecipazione alle realtà divine, l’accesso a un rango e dignità regale. Su Maria, oltre al significato regale – come madre del Messia è madre del Re -, ha un significato cosmico, dato che si tratta di una «corona di dodici stelle» (Apocalisse 12,1).
Ai piedi della Madonna, un gruppo di 15 personaggi: si tratta degli Apostoli (12, compreso Mattia) custodi della preziosa eredità lasciatagli dal Maestro; dei due Evangelisti non apostoli, trascrittori del messaggio di salvezza; e dall’apostolo Paolo che, colmo dello Spirito, consegna il Vangelo a tutte le genti.
Riguardo alla Regina degli Apostoli, don Alberione diceva: “Non si sa ancora abbastanza ciò che riguarda Maria Regina degli Apostoli, tanto che una volta ho sentito dire questa stranezza: nella immagine della Regina degli Apostoli non c’è nulla che riguardi l’apostolato. Ma non c’è Maria che dà Gesù? E che cos’è l’apostolato se non dare Gesù? Voi non fate una distribuzione di pane: fate una distribuzione di verità, per dare al mondo Gesù” (Prediche, 1951).
“Dando Gesù (Maria) ci diede in Lui il santo Vangelo. Dando Gesù: presentò in Lui ogni perfezione. Dando Gesù: ci diede la Redenzione, l’Eucaristia, la Vita […]. Maria è dunque: l’Apostola, la Regina degli Apostoli, la esemplare in ogni apostolato, la ispiratrice di tutte le virtù apostoliche” (1935: San Paolo, 1 maggio).
“Maria diede al mondo la grazia di Gesù Cristo; continua a offrirlo nei secoli. […] Il mondo ha bisogno di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita. Maria lo dà per mezzo degli apostoli e degli apostolati, che Ella suscita, forma, assiste e incorona di frutti e di gloria in cielo” (1954: Abundantes Divitiae 182).
“Apostolato è compiere ciò che ha fatto Maria: ha dato Gesù al mondo, Gesù Maestro Via, Verità e Vita” (1957: Prediche, 559)
“Gli editori possiedono la parola, la moltiplicano, la diffondono vestita di carta, carattere, inchiostro. Essi hanno, sul piano umano, la missione che nel piano divino ebbe Maria: ella fu Madre del Verbo Divino; ella ha captato il Dio invisibile e lo ha reso visibile ed accessibile agli uomini” (1954: San Paolo, novembre-dicembre).