LA CRIPTA: candelabri in marmo e organo

Candelabri in marmo

Ai lati dell’altare erano posti due candelabri in marmo (ora nella cappella della custodia eucaristica). Proclamano la salvezza derivante dalla Parola e dall’Eucaristia.

Nel primo candelabro vi è il testo finale dell’Exultet. È un canto solenne e commovente, a conclusione della “liturgia della luce” della veglia pasquale, un canto di esultanza per le meraviglie compiute da Dio. Tutte le creature del cielo e della terra vengono invitate a esultare poiché «questa è la notte in cui Cristo ha vinto le tenebre del peccato e, spezzando i vincoli della morte, risorge dal sepolcro». Queste le parole scolpite nel candelabro e riguardanti il cero pasquale:

FLAMMAS EIUS LUCIFER
MATUTINUS INVENIAT
QUI REGRESSUS AB INFERIS
HUMANO GENERI
SERENUS ILLUXIT
.

Lo trovi acceso
la stella del mattino
colui che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini
la sua luce serena.

Nel secondo candelabro, tutt’intorno è scritto il testo di Giovanni 17,24:

QUOS DEDISTI MIHI
VOLO UT UBI SUM EGO
ET ILLI SINT MECUM
UT VIDEANT CLARITATEM
QUAM DEDISTI MIHI
.

voglio che quelli che mi hai dato
siano con me dove sono io,
perché contemplino la mia gloria,
quella che mi hai dato.

Gesù parla del gruppo riunito attorno a lui. Per tutti chiede la vita eterna (essere con lui). Adopera il termine “voglio”: esprime il suo disegno, che è lo stesso progetto del Padre. Contemplare la gloria di Cristo significa partecipare della sua realtà, sperimentare il suo amore totalmente.

L’organo

Sul lato sud della Cripta si trova l’organo. Strumento ideale per la musica sacra, che Mozart definiva “re degli strumenti musicali”. Costruito nel 1882 da Johannes Kais, in Germania, è stato – fino al 1951 – in funzione nella chiesa del Collegio Internazionale Sant’Anselmo in Roma. Ha circa 3000 canne: quelle in legno sono di abete stagionato, con un suono dolce; quelle in metallo sono di lega di stagno con alta percentuale d’argento, con un suono più elevato e argentino; la mostra è di zinco. L’organo è situato a pavimento. È a sistema pneumatico tubolare, con pressione fornita da una coppia di mantici a lanterna.

Lo strumento è a tre tastiere con – ognuna – 58 tasti, e pedaliera di 30. I registri sonori sono 38 e le placchette di registrazione sono 53.

Il carattere timbrico dello strumento è tipicamente romantico di fine ‘800. Tra i registri più significativi vanno segnalati il bordone 8’ e la tromba 8’ del grand’organo (primo manuale), l’oboe e il cornetto del secondo manuale (positivo) e, infine, il flauto 8’ doppio del terzo manuale recitativo espressivo. La bellezza timbrica di tali registri si lascia apprezzare soprattutto quando sono usati in funzione solista: alcuni arricchiscono il colore del suono, altri ne amplificano la maestosità. Ma quando tutto lo strumento suona “cum plena voce”, la Cripta si pervade di fascino e mistero, e un brivido d’emozione attraversa i fedeli intenti nel “rendere grazie” a Dio.